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Dèccan.

(o Dèkkan). Penisola dell'India, costituente la parte meridionale del Paese, tra il Mare Arabico e il Golfo del Bengala. ● Geogr. - Si presenta come un vasto altipiano di forma triangolare, il cui confine è segnato a Nord dai corsi dei fiumi Narbada e Mahanadi. Il territorio, orlato a occidente e a oriente da due catene montuose, i Ghati occidentali e i Ghati orientali, raggiunge la massima altezza a Sud con il monte Anai Mudi (2.695 m). Le coste, denominate Coromandel a Sud-Est e del Malabar a Sud-Ovest, sono uniformi. Fiumi principali: Mahanadi, Godavari, Kishna, Cauvery. Il clima è di tipo monsonico. Tuttavia, i venti estivi provenienti dal mare vengono fermati dalle due catene dei Ghati, giungendo sull'altopiano privi di umidità. Per questo motivo l'interno è semiarido. ● Econ. - Nell'entroterra di Bombay si coltivano cotone, frumento, arachidi. Il riso viene prodotto nella sezione nord-orientale del D. Piantagioni di tè, caffè, caucciù sono presenti sulle pendici dei massicci montuosi meridionali. La popolazione, in maggioranza dravidica, è concentrata lungo la fascia pianeggiante costiera. ● St. - Nel III sec. a.C. vi si affermò l'impero dei Maurya; nel I sec. d.C. iniziò la dominazione degli Sciti. La parte meridionale, dominata dalla dinastia Calukva dal 620, venne conquistata dai Musulmani nel 1307. Nel 1338, il dominio musulmano si consolidò in tutta la regione. Nel XVIII sec. il D. entrò a far parte dell'Impero del Gran Mogol. Nel XVIII sec. alla colonizzazione francese subentrò quella inglese.