Uomo politico haitiano. Medico di professione, fu ministro del Lavoro, prima di
diventare, nel 1957, presidente della Repubblica, presentandosi come portavoce
delle istanze della grande maggioranza della popolazione negra, contro il
predominio politico ed economico della minoranza mulatta. Fattosi proclamare
presidente a vita nel 1964, il "papà Doc" dei contadini poveri,
anziché far leva sul proprio immenso ascendente per sottrarre le masse al
loro primitivismo culturale, si è servito di esse per instaurare un
regime ferocemente dispotico, esercitando il proprio potere dittatoriale con
metodi di governo e di repressione barbarici, che implicavano il ricorso alla
suggestione e al
voudou, la religione magica nata dalla sovrapposizione
del cattolicesimo alle credenze africane. Fu autore di varie opere di argomento
medico, sociologico e politico, tra cui:
Mémoires sur la
mortalité haïtienne; La civilisation negro-africaine et le
problème haïtien. Alla sua morte gli succedette il figlio
Jean-Claude, manovrato dalle alte gerarchie militari e dall'apparato poliziesco
instaurato dal padre (Port-au-Prince 1907-1971).