Statista inglese. Eletto ai Comuni a ventun anni nel 1813, aderì al
Partito
whig e si oppose alla politica di lord Castelreagh. Passato nel
1828 alla Camera dei Lords, partecipò alle lotte per la riforma
elettorale e nel 1830 fu chiamato dal nuovo primo ministro Grey, del quale era
genero, a ricoprire la carica di primo lord del sigillo privato. Nel 1832 fu
incaricato di condurre missioni diplomatiche a Vienna, Berlino, Pietroburgo, ma
gli impegni da lui presi furono poi sconfessati. Dimessosi nel 1833, assunse la
leadership dell'ala sinistra dei
whigs. Alla fine del 1838 fu inviato in
Canada come alto commissario con ampi poteri e successivamente nominato
governatore generale. Nella colonia americana si erano avute l'anno precedente
gravi manifestazioni di rivolta e la sua missione fu considerata il banco di
prova del Governo
whig e dei radicali per quanto riguardava la politica
coloniale. La linea conciliativa da lui adottata fu sottoposta a durissime
critiche, tanto da costringerlo a dimettersi. In difesa della sua azione, egli
presentò al Parlamento nel 1839 un rapporto, il famoso
Report on the
affairs of British North America (Rapporto sugli affari del Nordamerica
britannico), divenuto la "carta" dello sviluppo del Commonwealth britannico.
Esso affrontava non solo i più immediati problemi politici e
costituzionali del Canada, ma anche i più vasti problemi coloniali
futuri.
D. si dichiarava a favore dell'autogoverno, sostenendo che il
sistema della responsabilità governativa avrebbe salvaguardato
l'unità dell'Impero britannico, trasformandolo in una comunità di
popoli liberi. Sulla base del suo documento, nel 1840 il Canada superiore e
quello inferiore vennero riuniti e tra il 1847 e il 1853 il governatore, conte
di Ergin istituì gradualmente la prassi secondo cui l'esecutivo doveva
ottenere l'appoggio dell'assemblea legislativa su tutti i problemi di politica
interna (Londra 1792 - Cowes 1840).