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Duras, Marguerite.

Pseudonimo di Marguerite Donnadieu. Scrittrice francese. Dopo aver studiato alla Sorbona, partecipò attivamente alla Resistenza e fu deportata in Germania. Dopo la guerra si dedicò alla letteratura e al cinema. Le sue prime opere sono chiaramente influenzate dallo stile di Hemingway. Con Una diga sul pacifico (1950) la D. giunge all'acquisizione di uno stile suo proprio, rivelando una robusta personalità di scrittrice. I suoi temi principali, che svilupperà nelle opere seguenti, sono l'ingiustizia, la miseria, l'infelicità, l'impossibilità di comunicare. Altre sue opere notevoli sono: Il marinaio di Gibilterra (1952); Cavallini di Tarquinia (1953); Il giardinetto (1955); Moderato cantabile (1958); Il pomeriggio del signor Andesmas (1962); Il vice Console (1966); L'amante inglese (1967). La sua opera continuò con un perfezionamento stilitisco e una ricerca di nuove tematiche quali il desiderio e l'assenza. Fu anche autrice di testi per il teatro e il cinema. Tra le sue opere più recenti citiamo: Distruggere ella disse (1969); Abahn, Sabana, David (1979); Il camion (1977); Vera Baxter (1980); L'uomo seduto nel corridoio (1980); Agatha (1981); La malattia della morte (1983); L'amante (premio Goncourt 1984); La musica seconda (1985); Il dolore (1985). Per la sua opera complessiva ha ricevuto nel 1983 il Gran premio del teatro dell'Accademia francese. Nel 1985 il film I figli, tratto da una sua opera, è stato presentato al festival di Berlino, mentre nel 1986 sono stati realizzati parecchi suoi scritti teatrali, tra i quali Susanna Andler, andato in scena al Piccolo di Milano. Tra le sue ultime produzioni letterarie: Testi segreti, Occhi blu, capelli neri, del 1987, La pioggia d'estate, del 1990 (Gia Dinh, Indocina 1914 - Parigi 1996).