Generale, scrittore e diplomatico italiano. Dopo aver studiato giurisprudenza a
Savona e a Torino, si laureò in Legge nel 1829. Partecipò nel 1831
ad una congiura liberale a causa della quale venne costretto ad emigrare in
Svizzera. Si arruolò in seguito in una legione straniera con la quale
combatté in Portogallo e, nel 1835, in Spagna dove si guadagnò il
grado di colonnello. Tornò successivamente in Piemonte e, nel 1846, diede
alle stampe un libro,
Della nazionalità italiana, con il quale si
schierava con la monarchia e contro l'influenza che il papato esercitava in
Italia. Fu per questo costretto ad emigrare nuovamente in Spagna. Rientrò
nel 1847 a Torino dove fu uno dei fondatori del giornale "L'opinione" di
tendenza liberale. Dopo aver preso parte alla prima guerra d'Indipendenza,
entrò nei ranghi della diplomazia e fu ambasciatore a Costantinopoli fino
al 1861. Fu poi ministro degli Affari Esteri del Governo Rattazzi (1862) e venne
ferito nella battaglia di Custoza (1866) nel corso della terza guerra
d'Indipendenza. Nel 1867 venne nominato prefetto di Napoli e nel 1884 fu eletto
presidente del Senato, carica che tenne sino al 1887 (Mondovì 1807 - Roma
1894).