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Duralluminio.

Lega leggera quaternaria di alluminio, ad alta resistenza meccanica. Ideata in Germania da A. Wilm, nel 1909. Il d. è utilizzato anche per indicare tutta una classe di leghe leggere, a base di alluminio, con elementi leganti quali rame (3 ÷ 5%), magnesio (0,4 ÷ 1,3%), manganese (0,2 ÷ 1%) e silicio (1% massimo), adatte per la lavorazione plastica. Il vero d. ha la seguente composizione nominale: Cu 4%, Mg 0,5% e Mn 0,5%; ed è detto anche avional 22-FD17. Il superduralluminio o avional 24-FD24 ha la seguente composizione nominale: Cu 4,5%, Mg 1,5% Mn 0,5%, e corrisponde approssimativamente alla lega 2040 o SAE 24, secondo le designazioni in uso negli USA. Si tratta di leghe ad alta resistenza meccanica, in uso per costruzioni aeronautiche, per parti alquanto sollecitate. Queste leghe si usano comunemente allo stato temprato in acqua ed invecchiato naturalmente. Questo invecchiamento (alcuni giorni) provoca un notevole miglioramento delle proprietà meccaniche: il carico di rottura in generale si raddoppia. Nelle condizioni di impiego, dopo l'invecchamento, il d. ha un carico di rottura di circa 40 kg/mm² (a trazione) con un allungamento a rottura del 12 ÷ 20% e una durezza di circa 110 Brinell. Il superalluminio ha un carico di rottura leggermente superiore (45 ÷ 50 kg/mm²) con un allungamento leggermente inferiore e una durezza sui 120 Brinell. In particolari condizioni, la durezza di queste leghe può arrivare anche al 150 ÷ 160 Brinell. La temperatura di fusione di queste leghe è sugli 800°C o meno; la temperatura di ricottura è 300 ÷ 400°C e quella di tempra sui 490 ÷ 505°C. Il raffreddamento dopo tempra è abitualmente fatto in acqua. Oltre che per parti strutturali di aerei e parti anche termicamente sollecitate (per le quali però si preferisce la lega al 4% di Cu, 2% di Ni e 1,5% di Mg), queste leghe sono anche utilizzate per lavorazione plastica da filo. I rivetti sono in generale fabbricati da materiale addolcito e poi temprati; vengono impiegati subito dopo tempra (o al massimo entro 1 ÷ 2 ore da questa) ribadendoli a freddo. Con l'invecchiamento essi acquistano la loro resistenza completa e dopo 3 ÷ 4 giorni possono sopportare il loro carico massimo. Queste leghe di alluminio, nate per l'industria aeronautica, trovano oggi vasto impiego anche in altre industrie, soprattutto quella automobilistica, dove il parametro resistenza specifica (cioè resistenza/peso) ha grande importanza. La loro resistenza alla corrosione viene migliorata in diversi modi. Non è possibile, per la presenza di elementi di lega, utilizzare la passivazione anodica come sull'alluminio, ma si può adottare la cromazione (immersione dei pezzi in un bagno passivante di acido cromico). Un altro metodo di protezione contro la corrosione, utilizzabile per lamiere, è la placcatura con un sottile strato di alluminio puro con lega opportuna, dotata di maggior resistenza alla corrosione. Questi placcati prendono nomi diversi secondo il fabbricante (alclad, chitonal, ecc.) e il processo utilizzato.