(detto
Francesco Fiammingo). Scultore belga. Ebbe la prima educazione
artistica dal padre Girolamo il Vecchio. Nel 1618 si recò a Roma, dove
strinse amicizia con Nicola Poussin. Dallo studio di pitture di Tiziano
derivò la sua particolare abilità nella rappresentazione dei
putti: modellò figure di angeli per il baldacchino di San Pietro. Fu
scultore molto ammirato dai contemporanei. Lavorò alla
Santa
Susanna per la chiesa di Santa Maria di Loreto (1626) e al
Sant'Andrea per la basilica Vaticana (1628). Nel 1629 eseguì
l'epitaffio di Adriano Vryburg per Santa Maria dell'Anima e nel 1633 ne
cominciò uno per Ferdinando van den Eynde. Invitato a recarsi in Francia
da Luigi XIII come scultore reale, si ammalò e morì durante il
viaggio. La sua opera migliore è la statua di
Santa Susanna;
notevole è pure il
Concerto d'angeli per la cappella Filomarino a
Napoli (Bruxelles 1594 - Livorno 1643).