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Dupont, Pierre.

Poeta francese. Figlio di artigiani lavorò dapprima come canut (operaio tessitore) e poi come impiegato di banca. Ma già da tempo D. scriveva versi, cimentandosi anche in alcuni poemi. Il poeta Pierre Lebrun lo prese sotto la sua protezione ed organizzò una sottoscrizione allo scopo di far pubblicare un libro di versi di D., Les deux anges, che ottenne un premio all'Accademia francese (1842). Lo stesso Lebrun lo fece assumere come "aiuto" nella redazione del "Dictionnaire de l'Académie". D. fu il cantore della Repubblica del 1848; nel 1851, però, avendo scritto dei versi decisamente antibonapartisti (Chant des paysans) fu confinato a Lambesse e poté ritornare a Parigi soltanto dopo aver chiesto la grazia a Luigi Napoleone. Da allora D. mise la sua musa al servizio del Secondo Impero cantando la guerra di Crimea, l'assedio di Sebastopoli, la Nouvelle Alliance. Fu perciò abbandonato dai suoi amici repubblicani e finì la sua vita in miseria. Tra le sue canzoni politiche citiamo: Les journées de juin, Chant des étudiants, Chant du vote, tutte a sfondo socialista utopistico (sansimonista); Chant des ouvriers, Chant du pain, Tisserand (Lione 1821-1870).