Economista e uomo politico francese. Seguace di Quesnay fece parte del gruppo di
economisti e filosofi politici francesi passati alla storia sotto il nome di
"fisiocratici". Uomo molto attivo, dopo essere stato conquistato alle idee del
Quesnay, le diffuse sia attraverso un'intensa attività di editore e di
scrittore, sia attraverso la fondazione di circoli e associazioni.
Ricoprì importanti uffici pubblici e tra l'altro, fu segretario del
ministro Turgot. Fece anche parte del gruppo degli
idéologues
(Destrut de Tracy, Cabanis, Volney) che introdussero il termine "ideologia" come
sinonimo di scienza della formazione delle idee. Come per gli altri
idéologues il suo punto di partenza era la filosofia della scienza
di Condillac, secondo cui ogni uomo è la risultante del modo in cui
utilizza la propria esperienza, così che, per promuoverne il
miglioramento è necessario offrirgli un'esperienza migliore. Eletto
deputato per il Terzo Stato nel 1789, aderì alla Rivoluzione e fu
presidente della Costituente, svolgendo una parte di primo piano nella politica
francese del successivo periodo. Si oppose all'esecuzione di Luigi XVI e fu
imprigionato nel 1794. Liberato dopo la caduta di Robespierre, fece parte del
consiglio dei Cinquecento, capeggiando l'ala destra e opponendosi al Direttorio.
Costretto a lasciare la Francia, emigrò negli Stati Uniti dove, per
incarico di Jefferson, scrisse un saggio
Sull'educazione nazionale negli
Stati Uniti d'America (1799). Ritornato in Francia nel 1802, si oppose alla
politica finanziaria del regime napoleonico e lasciò nuovamente la
Francia per gli Stati Uniti. Dopo la caduta di Napoleone, fu segretario del
Governo provvisorio. Lasciata nuovamente la Francia durante i Cento giorni, si
stabilì definitivamente negli Stati Uniti. Tra le sue numerose opere:
Osservazioni sulla libertà del commercio del grano (1770);
Memorie sulle opere e la vita di Turgot (1788) (Parigi 1739 - Eleutherian
Mills, Delaware 1817).