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Dupleix, Joseph-François.

Amministratore coloniale, governatore delle Indie francesi. Già impiegato della Compagnia francese delle Indie, nel 1742 fu nominato governatore. A quell'epoca, le principali potenze coloniali europee, tra loro in lotta per la conquista del monopolio commerciale in India, erano Inghilterra, Olanda, Francia e la Compagnia Francese rappresentava l'avversario più pericoloso e temuto dagli Inglesi. Quando, nel settembre 1744, giunse in India la notizia della guerra scoppiata in Europa tra Inghilterra e Francia per la successione austriaca, D. cercò di proteggere gli interessi francesi mediante la stipulazione di un trattato di neutralità tra le due Compagnie. Le sue proposte non furono però accettate e quando la squadra navale inglese aprì le ostilità catturando anche la flotta francese destinata al commercio con la Cina, egli fu costretto a chiamare una squadra navale francese condotta dall'ammiraglio Bourdonnais che si impadronì di Madras. La conquista scatenò una contesa tra D. e l'ammiraglio francese, discordi sul destino da riservare alla città. La contesa si fece particolarmente dura e si protrasse finché l'ammiraglio Bourdonnais non fu costretto a lasciare libero il campo, in seguito a un ciclone che aveva distrutto buona parte della flotta francese. La partenza finì col favorire gli Inglesi, che conquistarono il dominio del mare, nonostante fosse apparso come un segno di netta superiorità francese il loro vano tentativo di conquistare Pondichéry nel 1747. Restituita Madras agli Inglesi, dopo la Pace di Aquisgrana si dedicò a un'opera che avrebbe dovuto portare alla costituzione di un grande Impero francese in India. La debole resistenza opposta dagli Inglesi a Madras e il loro successivo inutile assedio a Pondichery furono erroneamente interpretati da D., come una prova definitiva dell'inferiorità britannica. D. non si rese conto che i suoi grandiosi piani di espansione e di conquista del Carnatico e del Deccan erano destinati al fallimento, non solo l'opposizione Inglese, ma anche per l'insufficienza delle risorse militari e finanziarie su cui poteva contare. A partire dal 1748, ebbe inizio una guerra non dichiarata tra le due Compagnie e la posizione di quella francese si dimostrò presto inferiore. Inoltre i rinforzi di truppe inviate dalla Francia erano scarsi e le poche reclute erano in genere costituite da ex galeotti privi di qualsiasi addestramento militare. Nonostante tutto questo, la colpa del fallimento venne fatta ricadere su D. che, nell'agosto del 1754, fu destituito e richiamato in Francia, dove dovette sostenere duri attacchi e un lungo processo civile, mentre tutti i suoi beni erano stati sequestrati, lasciandolo nella miseria. Quando finalmente venne emanata una sentenza in suo favore, era morto già da tre anni (Landrecies 1697 - Parigi 1763).