Compositore francese. Studiò musica presso il conservatorio di Parigi nel
quale, in seguito, ebbe la cattedra di composizione. Fu uno dei vincitori del
Prix de Rome (1888) con una cantata intitolata
Velléda. D.
è un tipico rappresentante della scuola francese, della quale mantiene la
tradizione classica pur possedendo un notevole individualismo. In talune sue
opere, tuttavia, echeggia un'influenza wagneriana per quanto filtrata attraverso
le esperienze di altri compositori francesi quali D'Indy. Anche la sua
strumentazione è molto valida, ricca di sensibilità, formalmente
perfetta. Estrema è poi la chiarezza delle idee musicali sempre guidate
da una dignitosa e profonda ispirazione. Le sue principali opere sono: la
Sinfonia in do maggiore (1897); il balletto
La Péri dal
quale egli ricavò in seguito un'ottima suite che porta lo stesso titolo;
l'opera teatrale in tre atti
Ariane e Barbe-Bleue (1907); la
Sonata
per pianoforte in mi bemolle minore (1901); alcune ouvertures, tra le quali
Polyeucte (1891); musica per pianoforte, per cori e orchestra; vari pezzi
per canto, ecc. L'opera che lo rese celebre è
L'apprendista
stregone, uno scherzo sinfonico composto nel 1897; per questo lavoro
D. si è ispirato alla famosa ballata di Goethe
Der
Zauberlehrling che il grande poeta tedesco aveva a sua volta ricavato dai
Dialoghi degli dei di Luciano di Samosata (II sec. a.C.) (Parigi
1865-1935).