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Duclos, Charles Pinot.

Moralista, pensatore e scrittore francese. Compiuti gli studi a Rennes e a Parigi, intorno ai vent'anni cominciò a frequentare gli ambienti letterari della capitale mettendosi presto in luce. Pubblicò racconti e libri di storia romanzata e nel 1747 entrò a far parte dell'Accademia francese. Guadagnatasi la stima e la simpatia di Luigi XV, nel 1750 ottenne la nomina di storiografo ufficiale di Francia. Già negli anni precedenti si era affermato come uno dei massimi moralisti del suo tempo, acquistando vasta popolarità, soprattutto nei salotti della capitale. Egli espresse in un linguaggio piuttosto moderato la tesi avanzata in forma più esplicita da pensatori quali La Mettrie e Morelly, secondo cui l'obbedienza alle passioni è il fondamento della moralità. Il suo pensiero non ebbe grande importanza sul piano speculativo e, del resto, egli stesso affermò che non intendeva parlare "come un sottile metafisico", bensì "come un filosofo che si basa solo sulla ragione e procede soltanto per via di ragionamento" (Considerazioni sui costumi di questo secolo, 1751). Tra le sue opere, oltre alle famose Considérations, figurano racconti licenziosi e studi eruditi (Dinan 1704 - Parigi 1772).