Setta russa di origine protestante, formatasi intorno al 1740 che con fanatismo
predicava contro ogni forma di progresso, affermando che soltanto
l'integrità dei costumi e un ritorno ad una vita semplice, ancestrale,
primitiva, avrebbe potuto salvare l'umanità dalla perdizione e dalla
distruzione. Si rifaceva a dottrine anabattistiche e sosteneva la
comunità dei beni. Lo zar Pietro il Grande iniziò, lui che era
propugnatore di moderne riforme, una vasta persecuzione contro i componenti di
tale setta mistica, detti appunto
d. cioè "lottatori dello
spirito". Nonostante le spietate repressioni, i
d. si moltiplicarono ed
ebbero nuovi adepti tanto che lo zar Alessandro I si vide costretto ad esiliarli
nell'Ucraina meridionale presso le coste del Mar d'Azov. Di là furono poi
cacciati in massa in Georgia, ai margini dell'impero russo. Nel 1890, anche per
intercessione di Leone Tolstoi e dei Mormoni, essi ottennero di emigrare in
Canada. Qui si stanziarono nella pianura del Saskatchewan dove si misero a
lavorare la terra; ma, essendo le loro teorie in contrasto con le leggi inglesi,
dovettero abbandonare quei luoghi per rifugiarsi nella regione di Kootenay,
oltre le Montagne Rocciose. Coloro che rimasero in URSS aderirono poi al regime
sovietico.