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Droysen, Johann Gustav.

Storico tedesco. Laureatosi nel 1831 a Berlino, vi conseguì la libera docenza in filologia classica (1833). A 27 anni il D. venne chiamato dall'università di Berlino in seguito a un suo lavoro, Storia di Alessandro Magno (1833), che è forse una delle sue opere migliori per la capacità d'intendere la funzione dell'eroe nella storia. Proseguì gli studi sull'ellenismo, nel quale vedeva l'inizio di una nuova età che segna il passaggio dalla civiltà greca a una più ampia. Pubblicò nel 1836 la Storia dei successori di Alessandro e nel 1843 la Storia della formazione dei regni ellenistici. Il suo ideale era lo Stato macedone che poteva quasi rappresentare lo Stato tedesco, per cui egli lottava, il quale non doveva formarsi per spontanea e liberale decisione dei singoli Stati, bensì in certo qual modo come conquista da parte della Prussia. Il suo pensiero è una reazione alla tradizione culturale francese. Tuttavia, pur discostandosi dal Liberalismo, non cadde mai nel reazionarismo romantico che sognava un anacronistico ritorno al Sacro Romano Impero medioevale. Nel 1840 venne chiamato all'università di Kiel, e partecipò alle lotte che i ducati dello Schleswig e dell'Holstein conducevano per l'annessione alla Prussia. Nel 1846, scrisse le Lezioni sulla guerra di liberazione e alcuni anni più tardi nel 1850, pubblicò un libro sulla necessità di sostenere gli abitanti di quei ducati nella loro resistenza alle pretese della Danimarca: I ducati dello Schleswig-Holstein e il regno di Danimarca dall'anno 1806. Eletto deputato nel 1848 al Parlamento di Francoforte, uscì dalle vicende di quell'anno e del successivo rafforzato nella sua convinzione che il problema tedesco avrebbe potuto essere risolto solo dalla Prussia. Ebbe modo di esprimere la dottrina della forza nelle successive opere: Contributi alla recente storia tedesca; Vita del feldmaresciallo conte York di Wartenburg e Storia della politica prussiana. Dopo aver insegnato dal 1851 a Jena venne chiamato a Berlino (1859) e scrisse Sommario d'istorica (1867), in cui riassunse le sue concrete esperienze di storico (Treptow an der Rega, Pomerania 1808 - Berlino 1884).