Uomo politico e diplomatico francese. Eletto deputato nel 1842, si
schierò all'opposizione. Dopo la Rivoluzione del 1848 fu membro della
Costituente, ove presiedette il comitato per gli Affari esteri. Ministro degli
Esteri nel primo Gabinetto costituito da Luigi Napoleone, agì per far
trionfare la tesi dell'intervento contro la Repubblica romana. Ambasciatore a
Londra (1849-1851), dopo il colpo di Stato (1851) diresse la politica estera del
Secondo Impero in due riprese. Nella prima, fino al 1855, durante la crisi di
Oriente, cercò di ottenere la collaborazione dell'Austria e fallì.
Nella seconda (1862-1866), reagì alle tendenze giudicate troppo italofile
del suo predecessore e nel 1864 concluse con l'Italia la Convenzione di
settembre (Parigi 1805-1881).