Deflusso spontaneo dell'acqua in un terreno verso le zone a più basso
livello. In particolare, complesso delle operazioni e dei manufatti necessari
per prosciugare un terreno imbevuto dalle acque allo scopo di trasformarlo in
terreno agricolo (bonifica idraulica), di migliorarne la produttività
(bonifica agraria), di permetterne l'agibilità (aeroporti, campi
sportivi, ecc.), di garantire, consolidando, la stabilità delle opere
edili o stradali su esso fondate. ║ In un circuito idraulico, portata che
si separa da quella che trasmette la potenza e/o da quella di pilotaggio per
essere direttamente convogliata in serbatoi. ║
D. elettrico: metodo
di prevenzione e protezione dalla corrosione di strutture che possono essere
interessate dal passaggio di correnti vaganti nel terreno. Consiste nel
collegare tali strutture con il conduttore di ritorno dell'impianto o con una
rete di dispersori, così da evitare il passaggio di corrente tra la
struttura e il terreno, con il conseguente attacco sulle aree anodiche. ║
Nell'industria mineraria, insieme di gallerie e di tubazioni per raccogliere e
allontanare grisù e altri gas nocivi da una miniera. Anche movimento
naturale dei fluidi petroliferi provocato dall'espansione dei gas disciolti
(
depletiondrive). ● Lav. pubbl. - I metodi fondamentali di
d., che possono anche combinarsi secondo le esigenze sono: A)
a canali
aperti (o ad affossatura), mediante canali tagliati direttamente per lo
scolo delle acque superficiali, che è il metodo tipico delle bonifiche
per prosciugamento a scolo. B)
a canali coperti (o a fognatura), a mezzo
di trincee scavate nel terreno al fondo delle quali è posto un canaletto
(in cemento, terracotta, laterizio), permeabile superiormente, ricoperto di un
vespaio in ciottoli o in ghiaia, a volumetria progressivamente crescente verso
il basso, attraverso il quale scolano le acque superficiali o di falda; per
piccole portate è sufficiente riempire il fondo della trincea con ghiaia
e colmarla poi nuovamente con terra. C)
a tubazioni o d. in senso proprio
a mezzo tubi (detti dreni) di piccolo diametro forati o a giunti liberi, onde
permettere la raccolta delle acque. Vengono posti in opera entro trincee strette
e poco profonde e ricoperte di sabbia o ghiaia; ogni serie di dreni scarica in
un collettore di maggior diametro formando nel complesso una rete assai fitta;
questo sistema è particolarmente usato per il
d. di campi sportivi
e aeroporti. D)
a gallerie filtranti, a mezzo di gallerie scavate
parzialmente entro un terreno impermeabile sottostante la falda acquifera e
provviste, a opportuni intervalli, di aperture e di pozzi di guardia. E)
per
elettrosmosi, tipo di
d. impiegato per il prosciugamento di terreni
incoerenti a grana molto fine, basato sullo spostamento che subisce l'acqua
esistente nei pori del terreno quando questo è sottoposto a un campo
elettrico continuo; le particelle d'acqua, sotto l'azione del campo elettrico,
acquistano una carica positiva rispetto alle pareti dei pori e si spostano
dirigendosi verso il catodo dal quale poi possono essere allontanate con mezzi
meccanici. ● Med. - Il
d. può essere interno od esterno,
temporaneo o definitivo. Il
d. interno è in genere definitivo e
serve a trovare uno sbocco a secrezioni che potrebbero provocare gravi disturbi
(per es. in caso di fistole bilio-duodenali, cisti addominali, idrocefalia,
asciti cirrogene, elefantiasi). Il
d. esterno è il vero
d.
chirurgico ed ha carattere temporaneo. Ha lo scopo di convogliare all'esterno
secrezioni comunque dannose in caso di raccolte purulente delle parti molli, nel
trattamento degli edemi cronici discrasici degli arti inferiori, in caso di
exeresi di organi ghiandolari, dopo l'amputazione di un arto, tiroidectomie,
ecc. Il
d. si realizza con tubi di Kehr (negli interventi alle vie
biliari), con lamine ondulate (negli interventi sottocutanei), con tubi di gomma
con dilatazione terminale (negli interventi al torace e all'intestino), con
esili guaine di gomma contenenti una striscia di garza, dette penrose. Il
d., quando è temporaneo, viene rimosso con il cessare della
secrezione, eccetto in alcuni casi particolari che ne consigliano un uso
più prolungato.