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Dos Passos, John Roderigo.

Scrittore statunitense. Sin da ragazzo viaggiò molto al seguito dei suoi genitori. Laureatosi ad Harvard nel 1916, si recò in Spagna per studiarvi architettura. Raggiunse poi la Francia allo scoppio della prima guerra mondiale ed entrò nel corpo volontario della Croce Rossa, al fianco del poeta americano Cummings. Fu sul fronte italiano e alla fine della guerra, viaggiò in Spagna, Francia e Messico come inviato speciale. L'esperienza accumulata in quei tragici giorni gli fornì il materiale per il primo libro One man Initiation (1920, Iniziazione di un uomo), seguito da Three Soldiers (1921, Tre soldati) che suscitò polemiche e fu giudicato offensivo per l'esercito. Dopo una parentesi poetica A Pushcart at the Curb (1922, Un carretto sul bordo della strada) e un saggio sull'arte spagnola, tornò alla narrativa con Streets of Night (1923, Strade della notte), in cui si racconta di un giovane oppresso dalla volgarità di un mondo spietato e convenzionale. La maturità artistica dello scrittore fu però espressa con Manhattan Transfer (1925, trad. it. Nuova York), un'opera poliedrica, che attraverso centinaia di episodi frammentari, ricostruisce l'ambiente della grande metropoli americana. L'opera più rappresentativa di D. è però la trilogia USA The 42d Parallel (1930, Quarantaduesimo parallelo) Nineteen nineteen (1931, Millenovecentodiciannove) The Big Money, (1936, Un mucchio di quattrini) in cui, sullo sfondo di trent'anni di storia, si muovono personaggi schiacciati dagli ingranaggi di una società in decadimento dominata da leggi spietate. Particolarmente significativo The Big Money, 1936, in cui è applicata la tecnica dell'obiettivo, d'impronta cinematografica. Un'altra trilogia, District of Columbia (1952, Distretto di Columbia), oppone i movimenti operai alla demagogia politica. Ovunque traspaiono ironia e amarezza; lo stile, duro non ha mai slanci lirici. Dalla sfiducia nel marxismo, D. pervenne, nella sua più recente produzione saggistica e giornalistica, a un atteggiamento di conservatorismo intransigente sul piano etico e all'adesione all'estrema destra sul piano politico. Sono da ricordare in questo senso: Journeys between Wars (1938, Viaggi tra la guerre), The Theme is Freedom (1956, Il tema è la libertà), World in a Glass (1966, Il mondo in un bicchiere) (Chicago 1896 - Baltimora 1970).