Nome che viene dato ad una corrente del partito della Democrazia Cristiana;
deriva dal convento delle suore dorotee, in cui, nel marzo 1959, si svolse la
riunione dalla quale prese origine la corrente. Riunisce il settore di destra di
Iniziativa Democratica, che si schierò contro il ritorno di
Fanfani alla segreteria della DC. Dal 1964 ha cambiato il nome in
Impegno
democratico, e nel 1970 ha subìto una nuova frattura. Nel 1975, in
coincidenza con la segreteria Zaccagnini, della sinistra interna al partito, la
corrente
d. subì un calo di consensi, per riprendersi nel
Congresso del 1980 dal quale uscì vittoriosa la linea del non confronto
col partito Comunista e la conseguente elezione del
d. Piccoli alla
segreteria del partito. Questa corrente ha dato numerosi presidenti del
consiglio, tra cui Segni, Rumor e Colombo. Negli ultimi anni Ottanta la
divisione fra destra e sinistra democristiana è apparsa meno netta e
lineare che negli anni precedenti. Si sono create nuove correnti o, quanto meno,
si sono complicati i rapporti tra quelle esistenti. Nel corso del 1989 la
maggioranza della DC si è schierata a favore della linea conservatrice
facente capo al presidente del Consiglio Andreotti e ad Arnaldo Forlani. Le
tensioni interne al partito sono andate via via acuendosi, malgrado i frequenti
inviti all'unità espressi da Andreotti, mettendo in evidenza la posizione
intransigente della sinistra demitiana. La rottura fra la sinistra DC e la
maggioranza andreottiana si è concretizzata nel 1990, con l'annuncio di
dimissioni da parte del presidente del partito De Mita e con la fuoriuscita dal
governo dei ministri appartenenti alla sua corrente.