Imperatore romano. Figlio di Vespasiano, succedette al fratello Tito nell'81.
Condusse notevoli imprese militari sui confini settentrionali dell'Impero; con
le campagne di Agricola completò la conquista della Britannia. Sul Reno
sconfisse i Catti, che avevano fatto causa comune con il legato Saturnino
rivoltatosi, organizzando in provincia i territori della riva sinistra del fiume
e fortificando la regione di raccordo col Danubio (
Campi Decumares). Sul
Danubio respinse personalmente i Quadi e i Sarmati; dopo averlo combattuto
concluse un accordo con Decebalo, re dei Daci, ponendo le premesse per le future
campagne di conquista di Traiano; in Africa represse le insurrezioni dei Mauri.
In politica interna si dimostrò abile amministratore riorganizzando
l'apparato burocratico, sveltendo la giustizia, di cui vigilava il buon
funzionamento in veste di
censor perpetuus. In campo economico
frenò la superproduzione agricola che faceva crollare i prezzi (fece
addirittura distruggere i vigneti per raggiungere lo scopo), promosse la
prosperità nelle province favorendo il commercio anche con Paesi lontani,
come India, Cina. Eseguì molte opere pubbliche, il palazzo imperiale sul
Palatino, l'arco di Tito, lo stadio, completò il Colosseo e il Foro
iniziati dal padre. Rafforzò il potere imperiale appoggiandosi al ceto
equestre e venendo presto in urto aspro e sordo con la classe senatoria.
Centralizzatore e autoritario, divenne diffidente e si fece crudele man mano che
si sentì crescere intorno odio e ostilità. Del clima di terrore
che seguì molte furono le vittime, anche del suo seguito: aristocratici,
filosofi, ebrei e forse anche la moglie Domizia Longina. Gli fu inflitta la
damnatio memoriae, cioè la cancellazione del nome dagli atti
pubblici. L'aspetto fisico di
D. ci è noto, oltre che dalle
descrizioni di Tacito, Svetonio, Plinio il Giovane e altri scrittori romani, da
monete, da alcuni ritratti giovanili (Museo di Ostia; Musei Capitolini) e dal
rilievo del fregio alla Cancelleria (Roma, Musei Vaticani) che fissa la
tipologia ufficiale dell'imperatore raffigurato con il capo circondato da una
corona di riccioli a somiglianza di un soprano ellenistico. Notevole è
anche la testa del Museo nuovo dei Conservatori a Roma (Roma 51-96 d.C.).