Pittore spagnolo. è considerato uno dei maestri del Surrealismo. Sebbene
l'entrata ufficiale del pittore nel movimento surrealista sia avvenuta solo nel
1934, già in alcune opere precedenti a quella data è documentata
l'influenza dei pittori dada e surrealisti. Aderì al circolo di letterati
e poeti riuniti intorno alla rivista "Gazzetta di Arte", chiusa nel 1936 dopo il
colpo di stato franchista.
D. riuscì a fuggire in Francia dove
frequentò assiduamente il gruppo surrealista parigino. Le sue prime opere
risentono dell'influenza di Max Ernst. In seguito fecero comparsa nelle sue
opere gli elettrodomestici e le apparecchiature antropomorfe. Smise, per un arco
di tempo, di dipingere, per dedicarsi alla creazione di oggetti, quali
Il
fonografo silenzioso, La poltrona carriola, ecc. Ritornò alla
pittura, con la quale si affermò definitivamente in occasione
dell'esposizione "Dada e Surrealismo" al Museo d'arte moderna di New York. Alla
fine della guerra
d. tentò invano di ricostruire il gruppo
surrealista, ma ormai gli orientamenti dell'arte moderna si indirizzavano verso
altre ricerche. Il pittore incontrò vari insuccessi e difficoltà
economiche che lo portarono al suicidio (Santa Cruz de Tenerife 1906 - Parigi
1957).