Fondatore dell'Ordine dei domenicani. Compiuti gli studi filosofici e teologici
a Valencia, entrò nel 1199 nella comunità dei canonici della
nativa diocesi di Osma, fra i quali vigeva la regola di sant'Agostino e ne
divenne presto la guida. Ma due viaggi nell'Europa settentrionale compiuti nel
1203 e nel 1205-06 al seguito del suo vescovo, gli fecero prendere coscienza
dello stato reale della Chiesa e in modo particolare del grave problema
rappresentato dagli Albigesi. Da questo periodo cominciò per
D.
un'attività di predicazione antiereticale intensissima che lo avrebbe
impegnato per tutto il resto della sua vita. Nel 1206, su incarico papale,
intraprese una missione di predicazione contro gli Albigesi, e nel loro
territorio, a Prouille (Pirenei), fondò nel medesimo anno un centro
missionario e una congregazione femminile che divennero punti di riferimento per
la lotta contro l'eresia. Bandita nel 1208 da papa Innocenzo III la Crociata
contro gli Albigesi, nei sette anni di guerra che seguirono
D.
impiegò tutte le sue energie per riportare gli eretici in seno alla
Chiesa, o, quanto meno, per bloccare gli effetti della stessa eresia. Nel 1215
il gruppo di religiosi formatosi sotto la sua guida fu riconosciuto dal vescovo
di Tolosa, e l'anno successivo
D., recatosi a Roma, ottenne dal papa una
sanzione formale del nuovo Ordine, con la garanzia di parecchi privilegi. Negli
anni successivi
D. viaggiò senza sosta in Italia, in Spagna (1218)
e a Parigi (1219), predicando e impegnandosi a fondo nell'opera di
organizzazione dei domenicani. Nel 1211 il santo partì per un viaggio di
predicazione in Ungheria, ma si ammalò; costretto a ritornare a Bologna,
vi morì il 6 agosto dello stesso anno. Fu canonizzato da Gregorio IX nel
1234. Si festeggia il 4 agosto (Caleruega, Spagna 1170 circa - Bologna 1221).