(dal latino
dictio: dizione). Libro che contiene una raccolta di voci o
di nomi disposti secondo ordine alfabetico, con le relative spiegazioni.
L'invenzione del
d. pare debba attribuirsi ad Aristotele. Nel 1500 venne
in uso il
d poliglotta del Calepino, che trovò molti imitatori.
Più comunemente si dice vocabolario, ma con questo s'intende piuttosto la
raccolta delle voci di una lingua con la corrispondente traduzione in un'altra
lingua, mentre
d. si riferisce con precisione a un repertorio
scientifico.
Dizionario dei sinonimi.
Opera filologica di Niccolò Tommaseo, pubblicata nel 1830. è impostata sul
principio che nello studio di una lingua viva i sinonimi sono del massimo
interesse per il pieno possesso della stessa. Un vasto indice con paragrafi
ed elenchi aiuta lo studioso nella ricerca di citazioni e raffronti.
L'opera, se per la miriade di cognizioni linguistiche che contiene deve
ritenersi un documento di prim'ordine per lo studio storico della lingua
italiana moderna, vale soprattutto per la schiettezza e la limpidezza con
cui sviscera e analizza ogni voce.
Dizionario della lingua italiana.
Famosa compilazione che Niccolò Tommaseo diresse dal 1857 con la
collaborazione di Bernardo Bellini e di numerosi filologi e letterati.
Ispirato a principi rigorosamente filologici, con circa centomila "giunte"
al Vocabolario della Crusca, questo dizionario è caratteristico per
la profondità d'introspezione propria del Tommaseo. La lingua è intesa come
conquista del sapere che, divulgandosi, conserva il patrimonio morale e
religioso di un popolo. Per il suo valore storico e normativo, il
dizionario, nonostante il rinnovamento degli studi linguistici, conserva
ancor oggi un notevole interesse.
Dizionario filosofico.
Opera di Voltaire pubblicata nel 1764. La lotta contro ogni specie
d'oscurantismo è qui condotta con l'impeto polemico e la spregiudicatezza
consentiti dai tempi moderni, così differenti da quelli in cui i libri di
Voltaire venivano dati alle fiamme come eretici. Seguendo e svolgendo i vari
argomenti, ordinati sotto 73 voci, l'autore manifesta un generico teismo non
ben definito, che ammette un Essere superiore, creatore, fino a un certo
punto, dell'universo ed ordinatore dello stesso, ma nega qualsiasi ulteriore
realtà teologica e dogmatica. Voltaire non crede che Dio s'interessi del
nostro piccolo mondo e di quei granelli di polvere che sono gli uomini, e
sferza con ferocia certi preti ipocriti che soffocano la plebe
nell'ignoranza. Voltaire ha per ideale un mondo governato dalla giustizia,
popolato di uomini che in onestà servano Dio. L'opera è tutta improntata a
un'inestinguibile ansia di logicità e di chiarezza; il suo stile è svelto,
bonario e sarcastico, di un fervore talora sdegnosamente commosso in difesa
degli umili.
Dizionario storico e critico.
Opera in due volumi, di P. Bayle, pubblicata dal 1965 al 1967. Ogni voce è
qui divisa in due parti, l'una storica, l'altra critica, con ampi commenti e
citazioni, per lo più nella lingua originale. Questo
d., che può
considerarsi precursore dell'
Enciclopedia, è forse l'opera più
notevole del XVII sec. per l'approfondita analisi degli autori citati, per
lo spirito liberale, per la concezione illuministica dei problemi religiosi
e morali.