Famosa compilazione che Niccolò Tommaseo diresse dal 1857 con la
collaborazione di Bernardo Bellini e di numerosi filologi e letterati. Ispirato
a principi rigorosamente filologici, con circa centomila "giunte" al
Vocabolario della Crusca, questo dizionario è caratteristico per
la profondità d'introspezione propria del Tommaseo. La lingua è
intesa come conquista del sapere che, divulgandosi, conserva il patrimonio
morale e religioso di un popolo. Per il suo valore storico e normativo, il
dizionario, nonostante il rinnovamento degli studi linguistici, conserva ancor
oggi un notevole interesse.