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Dix, Otto.

Pittore e incisore tedesco. Esponente del movimento della Neue Sachlichkeit, sorto subito dopo la prima guerra mondiale. Nel periodo bellico si dedicò alla propaganda antimilitarista, dipingendo gli orrori della guerra. Il lavoro che attirò maggiormente l'attenzione pubblica, fu una serie di acqueforti intitolata La guerra. Dopo la guerra, cominciò ad eseguire quadri raffiguranti esseri umani tristi e scoraggiati. Fu professore dell'Accademia di Dresda dal 1927 al 1933. Fu tra i primi e più interessanti esponenti del realismo espressionista impiegandosi in una azione di continua e coerente polemica sociale; diede vita ad uno stile pittorico particolarmente incisivo, che unì alla violenta deformazione delle figure e alla congestione dello spazio, i caratteri tipici dell'Espressionismo. L'insistenza del particolare, volutamente brutale, originò la sensazione di una disperata corrispondenza al reale, quasi volessero preannunciare la tragedia della dittatura. Appartengono al periodo post- bellico: L'autoritratto con la modella (1920), Il ritratto della scrittrice Sjlvia von Harden (1926), Le tre prostitute (1926), Il nudo con guanti neri (1932), e I sette vizi capitali (1933) suo capolavoro (Untermhaus, Gera 1891 - Singen 1969).