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Divenire.

Concetto filosofico indicante in generale il passaggio e la trasformazione da uno stato a un altro successivo. Esso fu espresso già nella prima filosofia greca in contrapposizione al concetto di "essere", nel senso di realtà presente e immutabile. Tale concetto fu sostenuto in particolare da Eraclito, che per primo enunciò l'idea dei contrari e della loro dialettica. Il d. come fluire perenne, è per Eraclito la vera realtà, il vero essere. Elemento primo è il fuoco, simbolo e insieme realtà del d. e il movimento di tutte le cose è un continuo uscire dal fuoco e un ritorno al fuoco. Platone concepisce il mondo del divenire come un mondo ideale, come il sostanziarsi dell'idea in una realtà ideale superiore. Si ha così un dualismo formato dalla realtà delle idee e dall'irrealtà del mondo del d. che è l'ombra del primo. La funzione mediatrice tra idee è affidata all'eros che fa sentire al d. la sua mancanza di realtà e il bisogno di ciò che non ha, così che il d. diviene un'immagine dell'eternità. Aristotele, rifiutando la dialettica, risolve il d. come uno sviluppo dell'essere: il d. terreno non è che la rappresentazione illusoria di un processo già compiuto. Il primo attacco contro la staticità e l'immobilismo aristotelico viene condotto da Ruggero Bacone, ma è con G. d'Occam e la sua scuola che si ha una più decisa reazione allo staticismo aristotelico e averroistico. Nasce così il concetto di forma fluens, di inarrestabile flusso del d., dovuto principalmente a Nicola di Oresme. Nel pensiero moderno, la filosofia del d. si identifica con quella hegeliana ed è proprio il fatto di avere operato una profonda riforma della logica stessa del d. che ha posto l'hegelismo alla base delle grandi ideologie politiche del XIX e XX sec.: costituzionalismo, liberalismo, socialismo marxista. Nell'ideale della filosofia hegeliana viene a cadere la distinzione tradizionale di logica e metafisica, dato che la realtà si propone come il moto stesso dell'idea (V. DIALETTICA). Nel pensiero contemporaneo il concetto e la realtà del d. sono stati accentuati dalle dottrine contingentiste e attivistiche. Esse, dai loro punti di vista, hanno evidenziato la spontaneità e l'immediatezza presente nel d. e la sua contingenza rispetto all'Essere causale.