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Diurètico.

Proprio della diuresi (V.), che riguarda la diuresi. ● Farm. - I d. sono farmaci che provocano una riduzione del liquido extracellulare aumentando la formazione e l'escrezione renale di sodio e acqua. Il loro uso si inquadra in due importanti problemi terapeutici: l'eliminazione di acqua e di ioni (sodio, potassio, acidi, basi) trattenuti in misura eccessiva nell'organismo, e l'escrezione dei cataboliti azotati del ricambio che si accumulano nel sangue a causa di certe malattie. Il primo problema può dirsi risolto in modo soddisfacente, grazie soprattutto ai farmaci d. entrati in terapia negli ultimi anni. Per quanto riguarda il secondo, invece, i risultati forniti dagli agenti farmacologici sono piuttosto modesti per cui al momento non vi è altra soluzione che sostituire l'emuntorio renale con procedimenti di dialisi attraverso superfici mucose o con membrane artificiali applicate a dispositivi extracorporei (rene artificiale). L'aumento del volume urinario può essere ottenuto con due principali meccanismi farmacologici: A) aumentando la quantità dei liquidi che passano attraverso il rene. Agiscono in tal senso i d. osmotici, quali il mannitolo e l'urea, che agiscono a livello del tubulo prossimale e richiamano nel sangue l'acqua presente negli spazi extracellulari con aumento dell'idremia e quindi della filtrazione glomerulare; farmaci che possiedono questa azione sono le xantine (teofillina, teobromina, caffeina), i d. mercuriali (clormerodrina, mersalile, ercurofillina), i tiazidici (chinetazon, clortalidone, furosemide); gli inibitori dell'anidrasi carbonica, anch'essi agenti sul tubulo prossimale, che inibiscono l'anidrasi carbonica diminuendo il riassorbimento del bicarbonato, del sodio e del cloro da parte del tubulo renale; posseggono questa proprietà farmaci contenenti sostanze come acetazolamide, metazolamide, triamterene, amiloride, e gli antagonisti dell'aldosterone quale la spironolattone; B) migliorando le condizioni generali della circolazione sanguigna e l'entità del flusso plasmatico renale. La digitale, lo strofanto, la scilla, l'adonide costituiscono il gruppo dei cosiddetti d. extrarenali, i quali aumentano la diuresi nei soggetti con insufficienza cardiaca, attraverso il riassorbimento dei liquidi dai territori organici edematosi. I d. sono indicati nelle malattie caratterizzate da ritenzione idrica (insufficienza cardiaca congestizia, edemi generalizzati, edema polmonare, glaucoma, edema nefrosico, ascite da cirrosi epatica), nell'ipertensione arteriosa, in alcuni tipi di obesità. Vengono anche adoperati nella terapia degli avvelenamenti acuti per favorire la rapida eliminazione urinaria della sostanza tossica.