Med. - Respirazione non spontanea, consapevolmente
provocata e faticosa. Può comparire dopo un esercizio fisico
particolarmente intenso e varia a seconda dell'età, del sesso,
dell'abitudine allo sforzo fisico, dell'altitudine sul livello del mare cui
è situato l'ambiente nel quale ci si trova; diventa sintomo di malattia
solo quando la si constata compiendo sforzi inferiori a quelli cui si è
abituati. È frequentemente accompagnata da fatica muscolare, tanto che a
volte i due fattori risultano difficilmente distinguibili. Cause fondamentali
dell'insorgere della
d. sono l'affaticamento dei muscoli della
respirazione, gli stimoli provenienti da recettori toracici sensibili agli
stiramenti e le malattie polmonari, toraciche o cardiocircolatorie. Gli
individui affetti da patologie come bronchite o asma bronchiale, fibrosi o
rigidità del polmone, insufficienza cardiaca o valvulopatia, infatti, non
sopportano sforzi fisici che l'organismo sano tollera senza difficoltà e
devono impiegare più energia per respirare. La
d. si manifesta
all'inizio in modo episodico e si aggrava progressivamente, fino a rendere
impossibili anche le azioni più semplici.