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Dispepsìa.

Med. - Alterazione dei processi digestivi. La causa può essere rappresentata da affezioni morbose, sia di natura funzionale (disturbi delle varie secrezioni senza alterazioni anatomiche apparenti, distonia-discinesia delle vie biliari, ecc.), sia di natura organica (processi infiammatori, ulcerativi, eteroplastici, ecc.), dell'apparato gastro-enterico o delle ghiandole annesse (fegato, pancreas). I sintomi più frequenti sono: bruciore epigastrico, pirosi, distensione epigastrica, rigurgito acido o biliare, nausea, vomito. La diagnosi di d. può essere formulata soltanto dopo aver eliminato una qualsiasi lesione organica gastroduodenale, a ragione della quale possono essere effettuate indagini radiologiche e talora endoscopiche. ║ D. intestinale: si manifesta con dolori, meteorismo, stitichezza o diarrea. È causata da enterite e può essere una conseguenza dell'alterazione della secrezione del pancreas o dell'intestino. Si verifica prevalentemente in soggetti che svolgono scarsa attività fisica e con tendenze neurotiche. La terapia si basa su una dieta adeguata e su alcune norme igieniche. ║ D. del lattante: colpisce i neonati durante il periodo dell'allattamento e si manifesta con vomito, diarrea, difficoltà metaboliche e arresto della crescita. Può essere dovuta a un'errata somministrazione degli alimenti (sia per quantità, sia per qualità), a infezioni dell'intestino o dell'organismo in generale, a fattori congeniti (diatesi), a scarsa cura e igiene. Nelle forme particolarmente gravi può degenerare in distrofia, gastroenterite, tossicosi.