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Disidratazione.

Perdita o sottrazione di acqua da un corpo, che può contenere acqua per impregnamento o per costituzione. Nel primo caso la d. è in realtà un essiccamento e non altera la struttura molecolare del corpo stesso; nel secondo caso, invece, la sottrazione di acqua sortisce la trasformazione della molecola in quella di un altro composto ed è anche detta anidrificazione o deidrificazione. La d. è spontanea quando, a temperatura ambiente, la tensione interna di vapore è superiore alla pressione esterna parziale di vapore d'acqua nell'aria; è forzata quando è ottenuta per riscaldamento, evaporazione sotto vuoto o azione di disidratanti (in questo caso è necessario armonizzare opportunamente le caratteristiche chimiche del disidratante e della sostanza da disidratare e valutare la possibilità della formazione di composti). ● Geol. - Fenomeno di essiccazione a carico soprattutto di rocce argillose che, a causa di una perdita di umidità, diminuiscono di volume e si fessurano superficialmente e poi sempre più in profondità, propagando così gli effetti degli scarti di umidità. Conseguenze ultime di tale processo possono essere frane e scivolamenti del terreno di varia entità. ● Med. - Perdita d'acqua dei tessuti organici. Dipende da un'azione osmotica che provoca un massiccio richiamo d'acqua all'esterno dei tessuti: ciò avviene per esempio durante terapie purganti o diuretiche, o per azione di tossine coleriche, ecc. Gravi forme di d. sono secondarie a patologie di varia natura (emorragie, diarree intense, vomito recidivo, tossinfezioni) oppure a difetto nell'apporto idrico o nel suo utilizzo da parte dell'organismo, ad alterazione del metabolismo degli elettroliti (sodio, calcio, fluoro, cloro). La terapia è reidratante: preferibilmente per via gastrointestinale, se necessario per via parenterale. Particolarmente temibile è la d. del lattante, per lo più secondaria a disturbi gastroenterici, che può avere esito mortale. Il trattamento prevede reidratazione e somministrazione di cloruro di sodio (soluzione fisiologica) e glucosata per via orale e per fleboclisi.