Elettr. - Apparecchio con funzione di interruttore,
in grado di aprire un circuito attraversato da corrente: automaticamente, in
caso di sovraccarico, oppure per impulso telecomandato. In alcuni casi il
termine è utilizzato inoltre per indicare un dispositivo
sezionatore, capace cioè di mantenere sezionata una porzione del
circuito elettrico. Un
d. comprende sostanzialmente: un'incastellatura
metallica, in acciaio o in duralluminio, a seconda dell'intensità di
corrente prevista; alcuni poli di contatto, indipendenti fra loro, ciascuno dei
quali è a sua volta costituito da diversi elementi (una parte fissa unita
al telaio, un contatto mobile, uno spegniscintilla, un meccanismo di
sganciamento, contatti ausiliari). Un
d. può essere unipolare,
bipolare o tripolare e avere dunque più organi di disinnesto automatico.
Ogni apparecchio è contraddistinto dalla propria
tensione
nominale, cioè la tensione massima di esercizio per cui è
stato predisposto, dalla
corrente nominale, cioè
l'intensità della corrente di esercizio in base alla quale sono poi
stabiliti i livelli di surriscaldamento del circuito, dal
potere di
interruzione, cioè il livello massimo dell'intensità di
corrente cui il
d. può rispondere con l'interruzione del circuito,
senza subire danni.