(dal provenzale
descort: discordanza). Lett.
- Componimento poetico, legato anche alla musica, costituito da strofe
indivisibili che differiscono l'una dall'altra per numero e tipo di versi,
schema delle rime, melodia o addirittura per lingua (in questo caso però
le strofe devono corrispondere metricamente). Il
d. italiano nacque sul
modello provenzale, di cui possediamo una ventina di esempi il più famoso
dei quali è il
descort di Rambaldo di Vaqueiras composto in cinque
lingue. Dalla Provenza il genere passò alla Scuola siciliana e di
lì nel XIII sec. in Toscana. Fra gli altri, composero
d. Giacomo
da Lentini, Giacomino Pugliese, Giovanni di Brienne, Bonagiunta, Meo dei
Tolomei. Anche Dante compose il
d. trilingue
Aï faux ris, pur
quoi traï avés.