Elettr. - L'insieme di due cariche elettriche
puntiformi uguali in valore assoluto ma di carica opposta, poste a piccola
distanza. La teoria del
d. ha assunto notevole importanza, in particolare
in campo atomico e molecolare. La molecola chimica è considerata, in base
alla teoria elettronica della valenza, come un insieme di cariche elettriche di
cui le positive e le negative si immaginano condensate in due centri di
gravità elettrici diversi. Se a un determinato materiale viene applicato
un campo elettrico, si crea un
d. indotto, poiché protoni ed
elettroni per la forza che viene esercitata su di essi si spostano in senso
opposto. In alcuni casi si riscontrano
d. permanenti all'interno delle
molecole: in questo caso, infatti, le cariche, anche se in assenza di un campo
elettrico esterno, sono distribuite asimmetricamente. Si definisce
d.
magnetico il complesso di due masse magnetiche puntiformi, con grandezza
uguale ma di segno opposto, situate a piccola distanza. Un esempio diffuso di
questo tipo di
d. è costituito dall'ago magnetico. Si verifica un
d. elettromagnetico quando, sia in un
d. elettrico che in uno
magnetico, si presenta una variazione nel tempo delle cariche elettriche o delle
masse magnetiche. ● Radiotecn. - Elemento radiante di un'antenna
(V.).