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Diplomazìa.

Attività di uno Stato volta a mantenere e promuovere le relazioni con gli altri Stati o con gli enti dotati di personalità giuridica internazionale, favorendo la reciproca collaborazione. ║ Il complesso degli organi (capo dello Stato, ministro degli Esteri e agenti diplomatici) che operano per mantenere tali relazioni. ║ Scienza che si occupa dei trattati che regolano le relazioni fra diversi Stati. ● Encicl. - Nell'antichità non esistevano delegazioni diplomatiche permanenti e stabili, ma solo singoli ambasciatori, rappresentanti del proprio Paese in determinate circostanze, i cui compiti non furono chiaramente definiti. Essi godettero di particolari diritti e privilegi, che però non furono mai organizzati in un sistematico corpo normativo. Nell'assenza di un corpo diplomatico, che caratterizzò anche l'Alto Medioevo sia in Occidente che nell'Impero bizantino, i sovrani erano soliti trattare direttamente i negoziati e le questioni con altri Stati, coadiuvati da ambasciatori (quelli ecclesiastici presero il nome di legati o missi), la cui persona era considerata inviolabile. Solo negli ultimi secoli del Medioevo, e in particolare in seguito alla guerra dei Cent'anni, si cominciò ad avvertire la necessità di una maggiore specializzazione del personale diplomatico: i sovrani ricorsero sempre più frequentemente a tecnici, quali giuristi, i soli in grado di risolvere i complessi problemi posti dai trattati. Le prime delegazioni diplomatiche permanenti all'estero furono quelle italiane, stabilite nel Quattrocento; in Italia, d'altronde, fin dal XII sec. erano attive le figure dei consoli, che regolavano i rapporti tra le diverse repubbliche marinare. Con il sorgere dei primi Stati nazionali si moltiplicarono le ambasciate permanenti, mentre il personale del corpo diplomatico assunse competenze anche in campo economico; nel Seicento Grozio codificò il diritto internazionale. La carica di ambasciatore cominciò ad essere riservata non più a giuristi o ad ecclesiastici, come era avvenuto per tutto il Medioevo, ma a esponenti della nobiltà, con il ruolo di rappresentare il proprio Paese all'estero e di proteggere, qualora se ne fosse presentata la necessità, i propri connazionali. Nel corso dell'Ottocento si tennero i primi congressi internazionali allargati ai rappresentanti di diversi Paesi: fino al Settecento, infatti, gli incontri diplomatici avevano generalmente carattere bilaterale. Nel Novecento, in seguito alle due guerre mondiali, furono creati organismi internazionali allargati ai corpi diplomatici di tutte le Nazioni: la Società delle Nazioni, creata nel 1919, e l'Organizzazione delle Nazioni Unite, sorta nel 1945.