Chim. - Composto di formula
C
6H
3(NO
2)
2OH di cui si conoscono sei
forme isomere. Ha numerosi impieghi: come intermedio nella preparazione di
esplosivi e di coloranti allo zolfo, come reagente ed indicatore chimico, come
antiparassitario. L'isomero 2,4
d., in particolare, svolge un'azione
disaccoppiante nella fosforilazione ossidativa della respirazione cellulare:
ciò determina un incremento del catabolismo e dello smaltimento dei
grassi di riserva. Per queste caratteristiche il
d. è stato
incluso nelle terapie di alcune forme di obesità, ma il suo impiego
è stato in seguito proibito per gli effetti tossici collaterali a carico
soprattutto del nervo ottico e degli organi emopoietici.