Economista e uomo politico italiano. Laureatosi in
Economia all'università di Firenze, ha iniziato la sua attività
presso l'ufficio studi della Banca Nazionale del Lavoro. Grazie a una borsa di
studio offerta dalla Banca d'Italia, ha completato la propria formazione
specializzandosi all'università del Michigan, negli Stati Uniti, Paese in
cui ha vissuto dal 1959 al 1979, lavorando a Washington come funzionario del
Fondo Monetario Internazionale. Tecnico stimato, è stato richiamato in
patria nel 1979 da Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca promosso governatore della
Banca d'Italia, perché lo sostituisse e affiancasse nella carica di
direttore generale dello stesso ente. Di idee liberiste e orientamento politico
di centro-destra, dopo le elezioni del marzo 1994 è stato chiamato dal
presidente del Consiglio S. Berlusconi al ministero del Tesoro. In questa veste
D. ha proposto una rigida manovra economica mirata alla lotta
all'inflazione. Proprio per la sua qualifica di tecnico, alla caduta del Governo
Berlusconi, ha retto un governo "non politico", legato a un programma limitato a
tre punti fondamentali: riforma del sistema pensionistico, federalismo fiscale,
riforma del sistema elettorale regionale. Presentate le dimissioni alla fine del
1995,
D. si è presentato alle elezioni dell'aprile 1996 con
una lista propria, all'interno della coalizione dell'Ulivo, e ha partecipato al
nuovo Governo di centro-sinistra presieduto da Prodi come ministro degli Esteri,
incarico confermatogli anche nei successivi governi D'Alema e Amato (n.
Firenze 1931).
Lamberto Dini