Compositore italiano. Ospite nei primi anni del
Seicento in diverse corti d'Italia, fu attivo a Firenze nel 1608 e 1609 e in
seguito presso i Savoia a Torino dal 1611. Fu maestro della musica da camera del
duca Carlo Emanuele I, poi passò nel 1623 alla corte estense di Modena e
l'anno successivo a Roma, a servizio del cardinale Maurizio di Savoia. Tornato a
Modena nel 1626, terminò probabilmente la propria esistenza in questa
città; non ci sono pervenute notizie su di lui datate dopo il 1627. Le
composizioni polifoniche costituiscono la parte fondamentale della sua
produzione: ci sono giunti otto libri di madrigali a cinque voci (1606-24), due
di villanelle a tre e cinque voci (1608-12), tre di mottetti a due e sei voci
(1610-27). Soprattutto nei madrigali, l'autore trasfuse gli influssi dei
più grandi musicisti della sua epoca, quali Marenzio e Monteverdi
(Palermo 1580 circa - Modena 1627 circa).