Città (12.000 ab.) del Belgio, sulla destra
della Mosa, nella provincia di Namur. ● Econ. - È sede di industrie
alimentari e tessili, oltre che della tradizionale lavorazione dell'ottone.
● St. - Probabilmente preesistente all'insediamento romano, fu un castello
fortificato nell'VIII sec. e fiorì come mercato per l'esportazione della
celebre oggettistica in ottone a partire dall'XI sec., raggiungendo il massimo
splendore nei secc. XII e XIII. Membro della Lega anseatica, e perciò
direttamente governata dal patriziato e dalle corporazioni artigiane cittadine,
la città subì il saccheggio e la distruzione nel 1466 per mano di
Carlo il Temerario e poi nuovamente, sempre da parte francese, durante la guerra
tra Enrico II e Carlo V, nel 1554. Fu un caposaldo della resistenza
all'occupazione tedesca nel corso della prima e della seconda guerra mondiale.
● Arte - Conserva un fonte battesimale del XII sec. nella trecentesca
chiesa di Notre-Dame, la coeva Saint Perpète e il municipio del XVII
sec.