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Diluizione.

Chim. - Operazione mirante ad abbassare il grado di concentrazione di una sostanza mediante l'aggiunta di un'altra (V. DILUENTE). Benché sia molto più spesso applicata in riferimento a liquidi, si ha anche d. di gas (per aggiunta di altro gas) e d. di solidi (per dispersione di minute particelle in un altro solido inerte). Quando si agisce su soluzioni liquide, la d. è quasi sempre accompagnata dalla produzione di una quantità di calore, detto calore di d.: quando si considera la differenza tra il calore di soluzione alla concentrazione finale e il calore di soluzione alla concentrazione precedente la d., si parla di calore di d. integrale. Quando si calcola invece la quantità di calore sviluppata dall'aggiunta di una mole di solvente ad una quantità tale di soluzione da non variarne in modo apprezzabile la concentrazione, si parla di calore di d. differenziale. ║ Principio di d.: se in un sistema sono possibili più reazioni la cui velocità dipende da diverse concentrazioni della soluzione che lo costituisce, sarà possibile favorire cineticamente una reazione rispetto ad altre agendo opportunamente sulla concentrazione del sistema. ║ Regola di d.: regola che permette di calcolare la quantità di soluzioni o liquidi da mescolare per ottenere una soluzione di concentrazione data. ● Med. - Prova della d.: esame della funzionalità renale che si esegue facendo bere al malato digiuno un litro di acqua e misurando poi quantità e densità delle urine emesse in quattro o cinque minzioni. La condizione del soggetto è normale quando la quantità d'acqua eliminata è pressoché pari a quella ingerita.