Città (151.630 ab.) della Francia, capoluogo
della Borgogna e del dipartimento della Côte d'Or. Sorge alla confluenza
dei fiumi Suzon e Ouche, a 247 m s/m., in una zona collinosa toccata anche dal
canale di Borgogna. È un importante nodo di comunicazione che funge da
collegamento tra la Francia settentrionale e il Mediterraneo, tra il bacino di
Parigi e la valle del Rodano. Qui si incrociano, fra le altre, le direttrici
delle linee ferroviarie Milano-Parigi e Lione-Parigi che favoriscono il traffico
commerciale insieme alle vie fluviali (cui dà accesso il canale di
Borgogna) e quelle stradali. ● Econ. - È un attivo mercato
agricolo, dove confluiscono i prodotti della piana della Saona (frutta,
cereali), il legname e il bestiame della regione del Morvan, le uve dei vigneti
di Borgogna. Le industrie di più antica tradizione sono quelle alimentari
(vinicole, conserviere), conciarie e della lavorazione del cuoio, cui oggi si
affiancano stabilimenti chimici ed elettrotecnici. Base dell'economia cittadina
è tuttavia il settore terziario, che occupa la maggior parte della
popolazione. È sede universitaria dal 1772 e vivace centro culturale e di
ricerca. Il patrimonio d'arte la rende meta di un consistente flusso turistico.
● St. - All'insediamento gallico sulle rive del fiume Ouche, si sovrappose
un
castrum romano col nome di
Divio che, nel III sec. d.C. fu
fortificato dall'imperatore Aureliano. Alla fine del V sec.
D. divenne
parte del Regno dei Burgundi, seguendone le alterne vicende: presa dai Saraceni
nel 737, dai Normanni nell'888, assediata dai re di Francia nel 923, capitale
del Regno burgundo nel X sec., rimase tale anche quando, passato per via
ereditaria nel 1015 a Roberto II re di Francia, il Regno diventò Ducato.
Dotata di una cerchia di mura nel 1137 (oggi sostituite da una cerchia di
boulevard),
D. si sviluppò economicamente, artisticamente e
culturalmente soprattutto durante la seconda dinastia ducale, quella dei Valois
(1364-1477). In seguito passò sotto la diretta sovranità della
corona di Francia e la sua importanza fu circoscritta ad una dimensione
puramente amministrativa. Vittima attraverso i secoli di alcuni assedi, nella
guerra franco-tedesca del 1870 fu occupata per un certo periodo dalle truppe
bavaresi. ● Arte - La città offre un ricco patrimonio artistico
inserito in un contesto che conserva l'antica fisionomia medioevale. La
cattedrale di San Benigno è stata ricostruita intorno al XIII sec. nel
sito di una precedente abbazia dell'XI sec., di cui include il superstite
dormitorio dei monaci (che oggi, adibito a museo archeologico, contiene
un'importante collezione di arte gallo-romana e merovingia). La chiesa di
Notre-Dame è un magnifico esempio di gotico borgognone, con la facciata a
doppio ordine di logge e le vetrate interne.
D. conserva anche numerosi
monumenti di architettura civile, fra cui ricordiamo: le gotiche case Aubriot,
Griffons e Chambellan (rispettivamente dei secc. XIII, XIV e XV), i
rinascimentali hôtel de Voguë, hôtel de Liegard e i palazzi di
rue des Forges, il cinquecentesco Palazzo di giustizia. Il palazzo dei duchi di
Borgogna conserva alcune parti tardo-medioevali, ma si mostra più nel suo
aspetto sei-settecentesco (si veda, per esempio lo scalone ricostruito nel 1735
da J.Gabriel). Qui ha sede il Museo di Belle Arti che fra l'altro raccoglie
sculture borgognone, la maggior parte provenienti dalla certosa di Champmol, una
notevole collezione di quadri ed una di arte contemporanea. ║
Scuola di
D.: movimento di rinnovamento artistico, sviluppatosi a
D. per
impulso del mecenatismo di Filippo l'Ardito (1364-1404) e Giovanni Senza Paura
(1404-15). Qui si lavorò all'incontro fra il gotico francese, il realismo
borghese delle Fiandre e il gotico italiano, già mediato dalle esperienze
provenzali. Fra le testimonianze più significative di questo periodo
ricordiamo la certosa di Champmol e il Mausoleo di Filippo l'Ardito, con lo
splendido portale e il gruppo scultoreo, detto del
Pozzo di Mosè
(1395-1404).