(dal greco
digámma: doppio gamma).
Lettera dell'antico alfabeto greco indicante il suono semivocalico
u, che
deve il nome al suo aspetto simile a quello di un doppio gamma maiuscolo.
Benché la grafia di questa lettera sia testimoniata in iscrizioni
dialettali anche del II sec. a.C., nella maggior parte dell'area coperta dalla
lingua greca il suono
u semivocalico e il relativo segno, sono scomparsi
addirittura in età prestorica (ad esempio nello ionico orientale) o
intorno all'VIII-VII sec. a.C. (come nell'attico). Il testo tradito dei poemi
omerici non presenta il
d., anche se numerose singolarità della
prosodia omerica sarebbero giustificabili proprio supponendone la presenza nei
testi originari (che non sarebbe più stata segnata dai copisti). Il
compositore non fruiva di questo suono nella sua lingua quotidiana, ma lo
riceveva come arcaismo da costrutti e formule della tradizione orale dei rapsodi
eolici.