Film di Fritz Lang del 1948, tratto dal romanzo
Camera chiusa n. 13 di R. King. Tra gli interpreti: J. Bennett, M.
Redgrave, A. Revere, B. O'Neil, N. Schafer. Celia sposa Mark, un uomo
ossessionato dall'idea del crimine, che ha ricostruito una serie di stanze nelle
quali sono stati compiuti dei delitti celebri. L'ultima stanza, che rimane
chiusa, è identica a quella della moglie. La storia, una variazione della
favola di
Barbablù, viene narrata dal punto di vista di Celia,
esprimendo le sue emozioni, angosce, suggestioni. Lo stile del regista è
una fusione tra forme espressioniste e surrealiste.