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Dielèttrica, Costante.

Fis. - Costante presente in alcune leggi che regolano il comportamento delle cariche elettriche sia da un punto di vista elettrostatico sia elettrodinamico. Si deve distinguere la c.d. assoluta o del vuoto, indicata abitualmente con il simbolo ε0, dalla c.d. relativa, indicata abitualmente con il simbolo εr. Si può anche definire una c.d. totale, indicata generalmente con il simbolo ε, che è il prodotto delle due precedenti, cioè:

ε = ε0 · εr

Il concetto di c.d. comparve per la prima volta nella legge di Coulomb (V. COULOMB, CHARLES-AUGUSTIN, DE) che introdusse oltre alla costante geometrica (numero puro, uguale a 3,14) anche la costante ε0 o permettività del vuoto, misurata in coulomb²/joule · metro (abbreviato: C²/J·m). Attualmente, essendo stata però introdotta l'unità di misura della capacità, il farad, questa costante si può misurare più comodamente in farad/metro (abbreviato: F/m), secondo il valore:

ε0 = 8,854·10-12F/m

Esaminando invece il comportamento delle cariche elettriche non nel vuoto ma in un dielettrico, la legge di Coulomb è ancora valida se si opera una correzione della costante, sostituendo cioè ε0 con ε, posta uguale al prodotto ε0 . εr e chiamando εr permettività relativa del dielettrico. εr è un numero puro, sempre maggiore di uno, ed è propria del materiale ed indipendente dal sistema di misura: in pratica in un dielettrico qualsiasi le forze coulombiane di attrazione o di repulsione sono sempre inferiori a quelle che si avrebbero con la stessa distribuzione di cariche nel vuoto. ║ Misure delle c.d.: mentre la c.d. assoluta ε0 è una costante universale, poiché non dipende né dalle condizioni fisiche (essendo definita nel vuoto) né dai valori del campo elettrico o dalla sua eventuale variazione di frequenza, εr dipende invece da fattori esterni, essendo legata alle caratteristiche del materiale. Il metodo più semplice consiste nel misurare la differenza fra la capacità presentata da un condensatore nel vuoto (o in un gas avente una εr già nota) e quella del medesimo condensatore quando fra le sue armature è interposto il dielettrico di cui si vuole misurare la εr. Diamo qui di seguito una tabella che riporta la c.d. di alcune sostanze:

Ambra 2,7 ÷ 2,9
Acqua distillata 78,2
Ardesia 6,6 ÷ 7,4
Aria secca (0 ° C, 760 mmHg) 1,0006
Bachelite C 5,6 ÷ 7
Carta bachelizzata 5
Carta paraffinata 2,5 ÷ 4
Cartone compresso 3 ÷ 5
Celluloide 2 ÷ 7
Colofonia 2,5 ÷ 2,8
Diamante 16,5
Ebanite 2 ÷ 3
Ghiaccio (a 0 °C) 86,4
Gomma vulcanizzata 3 ÷ 4,5
Legno paraffinato 2,5 ÷ 7,7
Marmo 6 ÷ 8,3
Mica 5 ÷ 6
Paraffina solida 2 ÷ 2,5
Porcellana 4,5 ÷ 7
Polistirolo 2,6
Polietilene 2,3
Olio per trasformatori 2,2 ÷ 2,5
Resine ABS 2,4 ÷ 5
Resine acetaliche 3,7 ÷ 3,9
Resine acriliche 3,5 ÷ 5
Resine alliliche 4,4 ÷ 5,2
Resine cellulosiche 4 ÷ 8
Resine epossidiche 3,5 ÷ 5
Resine epossi-vetro 3,5 ÷ 5
Resine melamminiche 6,2 ÷ 15,5
Resine poliammidiche (nylons) 3,5 ÷ 5,5
Resine fenoliche 3,5 ÷ 5
Resine poliesteri 3,6 ÷ 4,4
Resine siliconiche 3,5 ÷ 5,2
Resine ureiche 7 ÷ 9,5
Resine uretaniche 4 ÷ 7,5
Resine viniliche (PVC, ecc.) 3,2 ÷ 9
Quarzo 4,3 ÷ 4,6
Tela bachelizzata 4,5 ÷ 6
Vetro comune 4,5 ÷ 10