Poeta spagnolo. Fu una figura importantissima nel
movimento poetico spagnolo degli anni Trenta, grazie alla sua
disponibilità ad ogni sperimentazione e alla sua attenzione per le
diverse correnti del primo Novecento. Profondamente eclettico, fu seguace di
Lope e Gongora e nello stesso tempo partecipò all'Ultraismo, la versione
spagnola del Cubismo e del Futurismo. In seguito si riconobbe nel Creacionismo,
che tendeva al riscatto della parola poetica per raggiungerne la purezza di
significato e significante. Per questa via
D. si riaccostò ai
classici, cercando risposta alle contemporanee esigenze di sperimentazione e di
rigore formale. Con Lorca e Salinas appartenne al gruppo Generazione del 27,
lavorando in particolare alla redazione dell'antologia
Poesia spagnola,
pubblicata nel 1932, che di tale gruppo fu espressione. La sua poesia, che
D. voleva "relativa" perché poggiata sul reale e "assoluta"
perché autonoma da ogni altra costrizione e finalità, apparve in
una trentina di raccolte di versi. Citiamo:
Immagine (1922),
Poemi su
ordinazione (1932),
Allodola di verità (1941),
Variazione (1954),
Versi divini (1971),
Cimitero civile
(1972) (Santander 1896 - Madrid 1987).