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Didaché.

Voce greca: dottrina, insegnamento. Documento di epoca post-apostolica che rappresenta la fonte più antica, a nostra disposizione, per ricostruire la disciplina e la liturgia ecclesiale primitiva. Il titolo completo è Dottrina del Signore insegnata alle genti per mezzo dei dodici apostoli o, più brevemente, Dottrina dei dodici apostoli. Si tratta di un'opera anonima, probabilmente originaria della Siria, per la cui datazione gli studiosi indicano gli anni 50-70 d.C. o (i più) la metà del II sec. Scritta in lingua greca affine a quella neotestamentaria, la D. è opera compilativa di cui, almeno per i primi sei capitoli, si può supporre una fonte giudaica. Assai diffusa nei primi secoli e da alcuni ritenuta testo canonico, rimase in seguito sconosciuta, se non per alcune citazioni a noi giunte dalla patristica, e fu riscoperta e pubblicata nel 1883 dal metropolita di Nicomedia, Filoteo Bryennios. Manuale di uso catechetico, la D. era divisa in 16 capitoli: i capitoli 1-6, attraverso l'allegoria delle due vie (della vita e della morte) esponevano una serie di precetti morali per i catecumeni; i capitoli 7-10 avevano contenuto liturgico e trattavano in particolare dei sacramenti del Battesimo e dell'Eucarestia; i capitoli 11-15 avevano contenuto disciplinare. L'ultimo capitolo, infine, richiamava i fedeli alla vigilanza nell'imminenza della parousía.