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Diazocomposti.

Chim. - Composti organici contenenti un diazogruppo e ottenuti mediante una reazione di diazotazione. La natura del radicale organico cui si lega il diazogruppo li distingue in d. alifatici e aromatici. I primi, ibridi di risonanza fra strutture limite, sono indicabili con la formula generale R2CN2 (in cui R sia un radicale alifatico) e sono caratterizzati da un'altissima instabilità per la quale si decompongono facilmente appena sopra i 5 °C o, in soluzione acquosa contenente acidi, liberano azoto e formano l'alcool corrispondente. Il termine più semplice dei d. alifatici è il diazometano. I d. aromatici sono invece indicati dalla formula generale [Ar(N+)N]X-, in cui Ar sia un radicale aromatico e X un anione monovalente, quale un ossidrile ―OH o un radicale acido come ―Cl. La nomenclatura di questi composti si forma premettendo il radicale aromatico cui segue il prefisso diazo- e, in ultimo, il radicale acido o ossidrilico: per esempio benzendiazocloruro [C6H5(N+)N]Cl. In realtà il d. aromatico vero e proprio corrisponderebbe solo al catione di questo tipo di formula ed è chiamato anche diazonio, per analogia con l'ammonio cui è assimilabile per il fatto di non essere normalmente reperibile in tale forma isolata ma per l'appunto solo in composti di natura salina: essi sono dunque definiti in genere come sali di diazonio (V. DIAZONIO). Le loro caratteristiche principali sono: buona solubilità in acqua, alta instabilità e tendenza a decomporsi oltre i 5 °C, stabilità in presenza di acidi. Allo stato secco sono esplosivi e dunque vengono sempre manipolati in soluzione acquosa. La loro reattività li rende ottimi intermedi per la sintesi di molti composti aromatici e, in campo industriale, per la preparazione di coloranti azoici.