Classe di alghe crisofite, comprendente individui
unicellulari, mononucleati, autotrofi il cui habitat può essere sia in
acqua di mare sia in acque dolci sia, più raramente, subaereo,
cioè in terre umide. Le
d. sono una consistente frazione del
plancton marino o lacustre, ponendosi così alla base della catena
alimentare. Gli individui possono vivere sia isolati sia in colonie, immobili o
natanti. La parete cellulare, detta frustolo, è silicizzata e presenta
due valve, incastrate l'una nell'altra come le due parti di una scatola e sulle
cui pareti esterne si possono osservare disegni e rilievi di sconcertante
simmetria e perfezione. Le forme delle
d. sono assai varie (circolari,
romboidali, ellittiche, ecc.) come vari sono i colori (giallastre in presenza di
un cromatoforo detto
diatomina, o verde-blu per sovrabbondanza di
clorofilla). La riproduzione è agamica e avviene per divisione: ciascun
nuovo individuo eredita una porzione di protoplasma e una delle due valve della
cellula madre, ricostituendo poi autonomamente la seconda valva più
piccola. Nel procedere delle riproduzioni, la linea dell'individuo che eredita
la valva minore crea individui sempre più piccoli, finché non
interviene uno speciale meccanismo per il quale il protoplasma abbandona le
valve e si accresce liberamente fino alle dimensioni normali mediante
coniugazione con un'altra
d. nelle medesime condizioni. Esistono anche
riproduzioni gamiche, legate alla produzione di
auxospore.
L'inalterabilità dei gusci silicei ha determinato grande abbondanza di
d. allo stato fossile e la formazione sui fondali di strati di parecchi
metri di spessore definiti, in relazione alla loro compattezza,
farina
fossile o
tripoli. L'ordinamento delle
d. è basato
sulle caratteristiche del frustolo e distingue due sottoclassi,
centriche
e
pennate, a loro volta comprendenti diverse famiglie.