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Diaghilev, Sergej Pavlovič.

Impresario teatrale e critico d'arte russo. Dopo aver appreso le prime nozioni di musica nell'ambiente familiare, frequentò i corsi di Diritto presso l'università di Pietroburgo. Successivamente si perfezionò in Composizione e divenne membro di un movimento culturale, vicino alle correnti di avanguardia, formatosi attorno alla rivista "Mir Iskusstva" (Mondo dell'arte), che diresse personalmente fino al 1905. Critico d'arte, si stabilì a Parigi, dove lavorò per la diffusione dell'arte russa presso i Paesi stranieri, organizzando mostre di arte figurativa e, a partire dal 1907, intraprendendo l'attività di organizzatore teatrale. Nel 1911 diede vita alla compagnia dei Balletti Russi con la quale effettuò tournée presso i maggiori teatri del mondo (a Parigi, New York, Londra, Buenos Aires, Lisbona, Madrid, Berlino, Roma, Napoli, Milano); nel 1923 la compagnia, divenuta stabile, ottenne come propria sede l'Opéra di Montecarlo. D. lanciò ballerini come Nijinskij, Pavolva, Karsavina, Tchernicheva, Sokolova, Nemtchinova, e si servì della collaborazione di coreografi (Fokine, Massine), scenografi, pittori (Picasso, Braque, Matisse), musicisti (Stravinskij, Poulenc, Satie), costumisti (Benois), direttori d'orchestra (Monteux, Ansermet, Désormière). Tra i più riusciti allestimenti di D. si ricordano: Il Principe Igor (1909), di Borodin; L'uccello di fuoco (1910); Petruška (1911); La sagra della primavera (1913), di Stravinskij; Dafne e Cloe (1912), di Ravel; Il tricorno (1919), di De Falla; Pulcinella (1920), di Stravinskij-Pergolesi; La bella addormentata nel bosco (1921), di Petipa-Ciaikovski. A D. va riconosciuto il merito di aver saputo rinnovare in modo originale e rivoluzionario la tecnica della rappresentazione teatrale e di aver creato, mediante l'adozione di innovativi elementi tecnici ed estetici, il balletto moderno. A tale originalità formale, inoltre, corrispose sempre un'altrettanto originale ricchezza di contenuti, che fece di D. una figura di fondamentale importanza nel mondo della danza (presso Novgorod 1872 - Venezia 1929).