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Diacrìtico.

(dal greco diakritikós: adatto a distinguere). Segno grafico convenzionale, in uso negli alfabeti fonetici per indicare il ricco complesso dei suoni di una lingua che l'alfabeto normale non è in grado di segnalare. Alcuni di tali segni (la cediglia, nell'alfabeto francese, la tilde in quello spagnolo, ecc.) sono adottati anche nella normale scrittura alfabetica. ● Filol. - Segni convenzionali usati per richiamare l'attenzione su un particolare, che resterebbe altrimenti indistinto. Già adottati dalla filologia antica in sede di critica testuale omerica per indicare la presenza di interpolazioni, tali segni sono oggi usati per segnalare correzioni, interventi dell'editore, lettere di interpretazione incerta. I segni d. più importanti sono: le parentesi tonde, che sono impiegate per indicare le abbreviazioni; le parentesi quadre, per segnalare l'integrazione di parti perdute; le parentesi uncinate, per segnalare l'introduzione da parte dell'editore di lettere dimenticate per errore dal trascrittore; i puntini, per indicare lettere non leggibili.