Uomo politico ed ex magistrato italiano. Laureatosi nel 1978 in Giurisprudenza presso
l'Università Statale di Milano, si specializzò in Diritto amministrativo (1979-80)
all'università di Pavia. Dopo aver lavorato come segretario comunale nel Comasco
(1980), entrò in Polizia, dove diventò commissario; vinto un concorso in
Magistratura, dal 1981 al 1985 fu assegnato alla Procura di Bergamo in
veste di sostituto procuratore. Nel 1985 fu trasferito, con la stessa funzione,
alla Procura della Repubblica di Milano, dove si specializzò nel ramo della
criminalità organizzata e in quello dei reati contro la pubblica amministrazione
e dei crimini informatici, conducendo inchieste significative (scandalo delle
"carceri d'oro" e delle "patenti facili", risalenti alla fine degli anni Ottanta).
Dopo essere stato nominato consulente per l'informazione del ministero di Grazia e
Giustizia (1989), nel febbraio 1992
D. avviò l'indagine "mani pulite" (V.
MANI PULITE, OPERAZIONE), con cui portò alla luce numerosi traffici illeciti commessi
da esponenti della pubblica amministrazione e del mondo imprenditoriale e politico
italiano. Abbandonata la Magistratura nel 1995, nello stesso anno fu indagato per i
reati di concussione e abuso di ufficio, da cui fu in seguito prosciolto, e collaborò
alla Commissione parlamentare sulle stragi e il terrorismo. Dal 1995 al 2003 fu docente
universitario presso il Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo (LIUC) di Castellanza.
Ministro dei Lavori pubblici nel Governo Prodi (1996), nel 1997
D. fu eletto
senatore nella coalizione dell'Ulivo. Nel 1998 fondò il movimento L'Italia dei Valori,
che confluì nella formazione I Democratici per l'Ulivo in vista delle elezioni europee
del 1999. Staccatosi da I Democratici, nel 2000 diede vita al partito autonomo Lista
Di Pietro - Italia dei Valori, con cui si presentò alle politiche del 2001. Alleatosi
con Achille Occhetto (Lista Di Pietro - Occhetto) per le elezioni europee del giugno
2004, fu eletto europarlamentare. Le consultazioni politiche del 9 e 10 aprile 2006
fecero registrare la vittoria del centro-sinistra e un significativo avanzamento
dell'Italia dei Valori (2,3% alla Camera e 2,9% al Senato);
D. lasciò
l'incarico di europarlamentare per accettare quello di deputato nazionale e ricoprire
l'incarico di ministro delle Infrastrutture nel secondo Governo Prodi.
Dopo la caduta del Governo nel 2008,
D. entrò in coalizione con il Partito
Democratico di Veltroni, senza tuttavia confluire all'interno dello stesso.
Alle elezioni politiche di aprile il suo partito ottenne il 4,37% alla
Camera e il 4,1% al Senato, raddoppiando i risultati del 2006 e portando in
Parlamento una squadra di 42 eletti tra deputati e senatori; l'ex magistrato scelse
di essere eletto in Molise, dove aveva raggiunto il miglior risultato in Italia,
superando persino il PD (n. Montenero di Bisaccia, Campobasso 1950).
Antonio Di Pietro