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Di Giàcomo, Salvatore.

Narratore, drammaturgo e poeta dialettale napoletano. Interrotti gli studi alla facoltà di Medicina, si dedicò alla letteratura collaborando a vari giornali napoletani come "Il Pungolo", "Il Mattino", "Il Corriere di Napoli" con articoli, poesie e novelle. Per molti anni fu bibliotecario della sezione Lucchesi-Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli e dal 1929 accademico d'Italia. Se ambienti e personaggi della sua opera poetica sembrano legati a una sensibilità verista (i vicoli, i dormitori, i "bassi", le prigioni) in primo piano è però un senso del dramma e insieme dell'elegia della vita e della realtà del popolo napoletano. Le vicende sono sempre improntate alla descrizione di sentimenti tanto elementari quanto intensi: amore, dolore, gelosia, vendetta. Questi sostanziano la rappresentazione delle opere teatrali ('O mese mariano, 1900; 'O voto, 1910; Assunta Spina, 1910), le novelle (raccolte a cura e con presentazione di Benedetto Croce in Novelle Napolitane nel 1914), e le Poesie (prima edizione 1907, edizione definitiva 1927). D. curò anche ricerche e studi relativi alla vita e ai costumi napoletani che pubblicò in "Collezione settecentesca", collana da lui stesso diretta (Napoli 1860-1934).